Consigli utili per l'utilizzo delle schede presenti nel Blog

Precauzioni per l’uso delle SCHEDE CARTACEE E DIGITALI presenti nel mio blog, modi e tempi di somministrazione

Le schede didattiche digitali o cartacee sono utili ma se vengono somministrate in modo scorretto possono rivelarsi dannose.

Le prime, le digitali, possono essere utilizzate sempre in qualsiasi momento della giornata scolastica perché é un esercizio ludico piacevole per il bambino che apprende autonomamente, anche dai suoi errori, le definirei quasi come un processo di auto formazione; l’intervento dell’insegnante é limitato alla sola introduzione iniziale.

Le schede cartacee a sua volta si dividono in schede di esercizio per lo sviluppo della motricità fine e schede di verifica che danno la possibilità di capire all’insegnante se il piccolo alunno abbia o no raggiunto l’obiettivo prefissato.
Le schede cartacee di esercitazione, pregrafismo e coloritura, devono essere somministrate con parsimonia, possibilmente alla stessa ora e non più di una al giorno (salvo richiesta espressa fatta dall’alunno), per il tempo necessario del completamento o fino a quando il bambino dimostra stanchezza o sofferenza, in parole povere bisogna assolutamente evitare forzature.

Con le schede di verifica il discorso cambia, poiché devono essere somministrate con estrema cautela e solo dopo un lungo percorso didattico di attività mirate: giochi simbolici individuali e di gruppo, canzoncine, filastrocche, attività manipolative e tutto quello che serve per dare al bambino la giusta padronanza. La scheda di verifica quindi non è un esercizio, lo diventerà solo in un secondo momento cioè quando il bambino ha acquisito la competenza. Non bisogna assolutamente cadere nell’errore di far sentire un bambino inadeguato o ancor peggio incapace di poter svolgere un compito dato solo per una nostra negligenza poiché un calo di autostima in questa fascia di età può rivelarsi “FATALE”.


Ricapitolando:
Schede digitali: qualsiasi momento é buono;
Schede cartacee di coloritura e pregrafismo: non più di una al giorno e possibilmente sempre alla stessa ora;
Schede di verifica: da somministrare con estrema cautela e solo dopo una lunga “terapia preparatoria”.

❤️Ricordiamoci che:
Un malloppo carico di schede cartacee consegnato come lavori di fine anno non dimostra la bravura di un insegnante...

Più schede cartacee consegniamo e più dimostriamo di aver sacrificato altre attività utilissime per lo sviluppo armonico del bambino e mi riferisco anche al semplice gioco libero di gruppo che in questa età, sotto lo sguardo attento e vigile dell’insegnante, é utilissimo per l’acquisizione delle prime regole di comportamento sociale.


giovedì 31 dicembre 2020

Buon 2021

 È stato un anno  veramente difficile, diverso e senza uguali, un anno triste, un anno angosciante che ci ha messi emotivamente a dura prova. Anche il solo pensiero di  dover affrontare la DAD è stato motivo di ulteriore ansia e preoccupazione; per non parlare di settembre quando siamo scese in prima linea con la terribile paura di poter essere contagiate. È stato un anno luttuoso che ha coinvolto direttamente o indirettamente  quasi tutte le famiglie italiane. 

Per questi motivi penso che non sia necessario un augurio per il nuovo anno, perché credo fermamente che il prossimo futuro sarà  e dovrà essere necessariamente migliore. Mi auguro soltanto che  questo 2020 non passi invano ma ci faccia riflettere su ciò che veramente conta: il rispetto per il prossimo, per qualsiasi forma di vita e per il  nostro  pianeta.

Sono fermamente convinta che noi insegnanti di scuola dell’infanzia abbiamo un compito importantissimo, direi quasi  una missione da svolgere, che è quella di instillare costantemente, giorno dopo giorno, nelle menti dei nostri piccoli alunni, gocce di “AMORE”, “COERENZA” e “RISPETTO”. Solo noi insegnanti abbiamo questo grande privilegio. Ma per poter svolgere pienamente questa “MISSIONE” non possiamo limitarci, solo per fare un esempio, a parlare dell’albero soltanto il 21 novembre.  Queste “GOCCE” non devono essere il frutto di una storiella di un giorno, ma devono essere una “ COSTANTE” che accompagni gli alunni per tutto il periodo scolastico. Da qui la necessità in didattica di pianificare un percorso con un mediatore che accompagni gli alunni,  e ci aiuti a trasmettergli  i giusti valori. Faccio un esempio: prima di imparare il colore rosso, il piccolo apprenderà che la terra ci offre buoni frutti necessari alla nostra sopravvivenza, e per questo deve essere rispettata e protetta; solo in un secondo momento gli verrà detto che il colore di un succoso pomodoro è rosso. 

Il nostro ordine di scuola riveste più di ogni altro, un ruolo importantissimo per la formazione delle generazioni future,  concludo citando una frase di una delle più grandi figure del nostro tempo Maria Montessori “Le cose che vede un bambino piccolo, non formano ricordi ma parti della sua anima”. 


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