Questo anno scolastico ho stilato una programmazione didattica dal titolo “Io abito il mondo, che si è distaccata dalla tematica delle stagioni, seguendo percorsi diversi da quelli tradizionalmente intrapresi negli anni precedenti, al fine di attenzionare e trattare la nuova finalità la Cittadinanza recentemente aggiunta alle altre: Identità ,Autonomia, Competenza.
Le linee guida della programmazione sono state: la valorizzare dell’unicità della persona nella sua diversità; la presa di coscienza che facciamo parte di culture diverse, provenienti da tutte le parti del mondo, ma accomunate dal fatto che abitiamo lo stesso pianeta, condividendone il suo spazio vitale. La terra quindi è la nostra “casa”, per questo la dobbiamo tenere pulita, la dobbiamo curare e rispettare perché la sua sofferenza a lungo andare diventerà la nostra sofferenza.
Ho articolato il percorso in quattro UDA. Con la prima UDA “Un MONDO di amici” grazie a Muzi e Aza, Lian e Niang abbiamo compreso il valore dell’amicizia e il rispetto per l’altro, anche se “diverso” da noi. Con la seconda UDA “Conosciamo il MONDO” abbiamo visto il pianeta nella sua globalità e nello stesso tempo nelle sue diversità (clima, ambienti, ecosistemi, tradizioni). La terza UDA “Un MONDO di ghiaccio” ci ha trasportati nel mondo dei numeri e delle relazioni logico-topologiche. Gli esercizi proposti alla lim che hanno visto come protagonista Freya ( mediatore didattico) una bambina esquimese, hanno contribuito a far sviluppare nei bambini, in modo del tutto naturale, la conoscenza numerica. La quarta UDA “Il MONDO nel tempo”, ha fatto riflettere i bambini sulle trasformazioni che il nostro pianeta ha subito a causa dell’uomo, dai tempi della preistoria ai giorni nostri. Grazie all’aiuto di UAH, una bambina della preistoria, nonché mediatore didattico, i bambini hanno compreso il valore dei quattro elementi come unici e indispensabili mattoni della vita.
Ho cercato di attenzionare in modo particolare le specificità dei bambini ispirandomi a criteri di ascolto, di interazione partecipata e di mediazione comunicativa e didattica. Grazia alla continua e sistematica osservazione ho sostenuto, guidato e incoraggiato ogni singolo alunno nell'evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenze sempre più autonome e consapevoli. In particolare sono stati potenziati ed acquisiti: l'espressività emotiva; l'accoglienza dell'altro e il benessere relazionale; la conoscenza di sé come essere corporeo e cognitivo; il pensiero creativo; la capacità di comunicazione verbale e non verbale; l'autostima; la capacità di collaborazione; il rispetto per l’ambiente.
Le attività didattiche relative alle prime 3 UDA si sono svolte in presenza. Solo la quarta in seguito alla emergenza Covid si è svolta a distanza. Già da circa 5 anni pianifico percorsi didattici utilizzando il digitale per cui non ho riscontrato notevoli problemi nel dover gestire la nuova situazione per quanto riguarda la parte tecnica ( apps , storytelling, coding, realizzazione di video, learning-apps, condivisioni di file…) ; la cosa che mi ha messo un po’ di ansia è stata la difficoltà iniziale che ho trovato nel dover gestire questi percorsi didattici a distanza. Anche se gli argomenti relativi alla programmazione didattica, sono stati tutti svolti e gli obiettivi sono stati brillantemente conseguiti, quello che mi è mancato di più è stato il rapporto diretto, la vicinanza, il contatto fisico, l’abbraccio, lo sguardo. Sono rimasta monca di quello che sta alla base del rapporto educativo che mi ha fatto sentire un po’ incapace nel dover gestire una situazione del tutto insolita, facendomi qualche volta demoralizzare, poiché sono stata privata di ciò che sta alla base di qualsiasi forma di insegnamento, cioè il rapporto umano. Il lato positivo nella DAD, l’ho trovato sicuramente nel fatto che questa esperienza mi ha dimostrato e fatto capire quanto sia importante la Scuola e quanto faccia parte della nostra vita, ma soprattutto ha fatto emergere quanto sia necessario il rapporto sinergico tra genitori ed insegnanti, visto in un’ottica di rispetto reciproco e di collaborazione. Grazie all’utilizzo dei “simpatici” mediatori didattici, anche quest’ anno da parte dei genitori e degli alunni, l'esperienza sembra aver avuto un riscontro positivo, ampiamente dimostrato dall’interesse e dal coinvolgimento che hanno manifestato durante tutto il percorso.
Riflettendo su quello che oggi sta accadendo, sull’angoscia che invade nostri cuori e sul senso di smarrimento che ci legge, questa programmazione risulta essere precorritrice.
I punti trattati si possono racchiudere in due principi basilari:
- Il rispetto per il prossimo, in tutte le sue diversità;
- Il rispetto del nostro pianeta che è la casa dell’umanità.
L’umanità è legato da un destino comune, ormai il mondo è diventato “piccolo” tutti dobbiamo prendercene cura, assumendo adeguati comportamenti ed acquisendo la consapevolezza che dalle nostre azioni dipendono le sorti, non solo personale, ma di tutta l’umanità.
La scuola è il primo luogo dove devono essere trasmessi questi valori, ancor prima di qualsiasi altra disciplina e sono fermamente convinta che la scuola dell’infanzia riveste in questo un ruolo importantissimo perché come afferma Maria Montessori: “ Le cose che vede un bambino piccolo, non formano ricordi; formano parti della sua anima”.
Tutte le schede relative al percorso, le trovate in questo blog, in ordine sparso perché le pubblicavo appena finivo di realizzarle.